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  • 17 Agosto 2014

    Quei sei tumori killer legati all’obesità. Ecco perché perdere peso salva la vita

    Uno studio condotto su oltre 5 milioni di persone, il 9% di tutto il Regno Unito, è già di per sé una notizia scientifica importante, ma la notizia diventa straordinaria se l'informazione che ne deriva può cambiare il futuro di molti. “The Lancet” ha appena pubblicato i risultati di uno studio inglese che dimostra che un elevato indice di massa corporea (un semplice indicatore che si calcola dividendo il peso in Kg per l'altezza al quadrato misurata in metri) aumenta significativamente il rischio di sviluppare molti dei tumori più comuni.


    La ricerca ha coinvolto oltre 5,2 milioni di inglesi, le cui condizioni di salute sono state analizzate per un periodo medio di 7,5 anni: durante questo tempo di osservazione 166.955 soggetti hanno sviluppato uno dei 22 tumori oggetto di valutazione. Lo studio ha documentato l'esistenza di una stretta relazione fra sovrappeso, obesità e alcuni cancri, in particolare quello dell'utero (con un rischio che può aumentare del 62% rispetto a chi ha un peso nella norma), della colecisti (31% di aumento del rischio), del rene (25% di aumento) e in minor misura di fegato, colon, cervice, tiroide, dell'ovaio, del seno nelle donne in post-menopausa, del pancreas, del retto e leucemie.


    I ricercatori hanno calcolato che nel Regno Unito si registrano complessivamente 12.000 nuovi casi all'anno di tumori al cui sviluppo contribuiscono i chili di troppo. Quanti chili? Dai 13 ai 16 chilogrammi in eccesso in un adulto sono già più che sufficienti a aumentare significativamente il rischio di sviluppare almeno 6 diversi tumori (utero, colecisti, rene, cervice, tiroide, leucemia). L'effetto peso è importante per la stragrande maggioranza delle neoplasie ma non per tutte, non lo è per esempio per il tumore prostatico.
    I risultati di questo studio sono molto significativi sia per l'impatto che possono avere sui comportamenti di prevenzione che ognuno di noi potrà decidere di adottare (è bene ricordare che sovrappeso e obesità sono fattori di rischio già ben noti per lo sviluppo di malattie cardio-vascolari, diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e altro ancora), ma anche per le decisioni di politica sanitaria che ne potrebbero derivare: la discussione sulla tassazione del cibo spazzatura è già tornata di cocente attualità.

     

    Sergio Harari